Abstract
Ricostruendo la storia clinica del piccolo Hans, vengono messe in luce alcune contraddizioni che hanno caratterizzato l’interpretazione del caso, per giungere a una comprensione più profonda delle identificazioni e delle produzioni simboliche che in esso figurano. Viene dato un particolare rilievo all’approccio scientifico con cui Hans ricerca la verità sulle questioni che più lo angustiano, nonostante gli ostacoli che trova sul suo percorso. Il suo modo di procedere ha sorprendenti corrispondenze con la costituzione dell’effettiva conoscenza scientifica, al punto da rendere l’immagine di Hans come giovane scienziato qualcosa di più che una semplice analogia.