Abstract
La concezione del soggetto in Freud è stata fonte d’incomprensione da parte di tutte le correnti che si sono sviluppate nella psicanalisi dopo la sua morte; dall’Ego Psychology di Hartmann all’«io alienato» lacaniano, le varie teorie dell’Io non sono state in grado di cogliere e rendere espliciti i presupposti kantiani della sua concezione: attribuire spazialità alla funzione psichica del soggetto e fornire un radicamento naturalistico oggettivo alle dinamiche che presiedono alla sua costituzione, in relazione all’adempimento dei grandi bisogni vitali. La genesi dell’identità del soggetto avviene principalmente attraverso il ruolo che le pulsioni di autoconservazione svolgono in questo processo.