Abstract
Negli anni tra il 1920 e il 1924 Freud è impegnato in un significativo ampliamento della metapsicologia, concepita come una fisica del soggetto. Freud è alle prese con una ridefinizione dei principi economici che reggono la dinamica psichica e con un’estensione della teoria delle pulsioni; inoltre propone una teoria nuova sul problema del piacere il cui sviluppo ha conseguenze importanti anche sul piano dell’etica. Queste nuove conquiste teoriche gettano una nuova luce sulle finalità del trattamento, che sono conoscitive e non terapeutiche. Viene inoltre riarticolata la problematica della castrazione come sbocco dell’analisi.