Filosofia delle piante.
Natura, intelligenza, comportamento
Il numero LXIII (2025) della rivista Itinerari è dedicato al mondo vegetale. La questione ambientale, pressante ormai da tanti punti di vista, ha costretto a ripensare il rapporto dell’essere umano con l’ambiente, inteso sia nella sua dimensione unitaria quanto nelle sue componenti. Ciò, se da un lato ha condotto a mettere in dubbio un approccio troppo centrato sul soggetto umano, dall’altro ha indotto a espandere progressivamente il “cerchio” di coloro a cui riconoscere, in qualche misura, uno statuto morale, coinvolgendo prima le scimmie antropomorfe, poi i mammiferi superiori e a seguire le diverse forme di vita, nelle loro varie articolazioni. Tale espansione induce una riflessione di ordine ontologico, epistemologico ed etico. Andando oltra una dimensione puramente antropocentrica, essa solleva problemi di “limite”, sollecitando una riflessione importante sull’organico in generale e, per la prima volta forse in modo così significativo, sulla sfera vegetale, delle piante. L’idea di una “liberazione vegetale”, sula scia di quella “animale” anticipata da Peter Singer nel 1975, supera il tono della pura provocazione, diventando un tema filosofico di primaria importanza.
Questa rinnovata attenzione costringe – come di recente è stato fatto per esseri umani e animali – a indagare lo specifico della pianta, nel suo rapporto di identità e differenza rispetto al regno animale; azione che già in parte era stata svolta e anticipata, in qualche misura, dall’antropologia filosofica di inizio Novecento e dall’etologia. In particolare, appare significativa la tendenza a riconoscere, anche alla sfera vegetale, una forma di soggettività, di autonomia (Portmann, Plessner, Uexküll, Latour, Coccia), che assume inevitabilmente contorni differenti, rispetto a quelli normalmente riconosciuti all’essere umano e all’animale.
Sulla base di una consistente produzione scientifica – rinnovando un approccio che già fu dell’antropologia filosofica – pare indispensabile procedere a una riflessione più accurata, la quale da un lato esplori l’intelligenza delle piante, così come da più parti (Calvo, Kohen, Mancuso, Gagliano) è stata tematizzata – e dunque le capacità cognitive dei vegetali, che i dati empirici sempre più consistenti sembrano confermare. Da un altro ponga al centro il comportamento delle piante, ossia le dinamiche che sembrano guidare l’azione, la relazione, la cooperazione alla base del comportamento intraspecifico.
Saranno pertanto particolarmente apprezzati quegli interventi che porranno al centro della loro attenzione:
- Un’indagine storica della pianta nel pensiero filosofico
- L’intelligenza vegetale
- Il comportamento delle piante
- La dimensione cooperativa
Istruzioni per la presentazione delle proposte e dei contributi
Le proposte devono essere inviate via email alla redazione e ai curatori (rivistaitinerari@gmail.com; oreste.tolone@unich.it entro il 15 aprile2024 e devono avere la forma di una presentazione sintetica (di lunghezza compresa entro le 3000 battute, spazi inclusi) dell’indagine. La comunicazione delle proposte accettata sarà fatta entro il 30 aprile 2024.
I contributi ammessi dovranno avere le seguenti caratteristiche: essere inediti; essere redatti in italiano, francese, spagnolo, tedesco o inglese secondo le norme della rivista; avere una lunghezza compresa tra le 25.000 e le 40.000 battute, note e spazi inclusi. I contributi dovranno essere inviati via mail al curatore entro il 30 novembre 2024 e dovranno essere accompagnati da un abstract (di lunghezza compresa tre le 250 e le 500 battute) in lingua inglese e da cinque parole chiave in inglese. I contributi saranno soggetti a valutazione anonima. La pubblicazione avverrà senza spese a carico degli autori.