Abstract
Il presente contributo si propone di investigare l’approccio e la genuina attitudine fenomenologica che caratterizza l’opera di Ludwig Binswanger e la sua Daseinanalyse – un metodo sul quale lo psichiatra svizzero ha lavorato durante tutta la sua vita e la sua esperienza di medico. A partire dal concetto husserliano di Krisis – o, per dirlo con le parole di Binswanger, lo spirito di separazione tipico della modernità – ciò che emerge è la necessità di modificare, ripensare e riorganizzare l’intero assetto epistemologico della psichiatria. Così facendo, il metodo binswangeriano giunge alla configurazione di una nuova idea di scienza medica, in cui tutti i diversi saperi possono essere usati non solo per identificare correttamente i sintomi, ma anche per capire perché i pazienti ne soffrano e come meglio trattarli. Infatti, il fulcro della psichiatria non può essere semplicemente la spiegazione della malattia mentale: occorre invece che essa abbracci al contempo la comprensione dell’uomo nella sua totalità. È proprio sulla base di ciò che Binswanger sottolinea la natura complessa e stratificata della psichiatria.