Call for Papers

Call for Papers «Acronia», 4/2024

Decolonizzare la storia dellanarchismo e dei movimenti radicali.

Curatore: Pietro Di Paola (Università di Lincoln, UK)

Termine di scadenza per l’invio dell’abstract (1000-1500 parole con rassegna delle fonti e una breve scheda dell’autore): 15 febbraio 2025.

Il dibattito e le polemiche sulle eredità culturali e egemoniche della colonizzazione hanno da tempo sottolineato la necessità di assumere anche nella storia del movimento operaio prospettive che mettano in discussione la centralità dell’Occidente. In anni recenti diversi studiosi, partendo dalla svolta transnazionale e sulla spinta dei movimenti di decolonizzazione e dei movimenti indigeni, hanno sviluppato un lavoro di revisione del modello eurocentrico che ha dominato a lungo anche la storia dell’anarchismo. Si sono aperti così nuovi e promettenti orizzonti di indagine che hanno portato a rivedere l’idea stessa dell’anarchismo e del movimento libertario come fenomeni essenzialmente occidentali, figli dell’Illuminismo e della rivoluzione francese.

Importanti lavori che si sono concentrati sulle aree del Global South (tra gli altri quelli di Benedict Andersen, Maia Ramnath, Ciccariello-Maher, Ole Laursen, Lucien van der Walt, Steven J Hirsch) hanno offerto interpretazioni alternative alla consolidata visione della nascita dell’anarchismo in queste regioni come un “prodotto importato” dall’occidente che si sarebbe sviluppato con un assorbimento passivo da parte delle popolazioni locali.

Queste nuove ricerche hanno invece rivelato l’originalità dei movimenti anarchici al di fuori dell’Europa e messo in luce al tempo stesso le contraddizioni, anche profonde, dei rapporti del movimento anarchico occidentale nei confronti delle popolazioni native, talvolta con l’assunzione di posizioni colonialiste e punti di vista dei poteri e delle culture dominanti.

Una prospettiva decoloniale può quindi mettere in discussione paradigmi consolidati e offrire una rilettura fondamentale della storia del movimento anarchico e radicale a livello globale, ponendo sfide di carattere teorico, metodologico, e fattuale.

 Per l’uscita del suo prossimo numero, la redazione della rivista «Acronia. Storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali» invita ad inviare contributi in italiano e/o in inglese sul tema: Decolonizzare la storia del movimento anarchico e dei movimenti radicali. I contributi possono discutere tutti gli aspetti di decolonizzazione del movimento anarchico e radicale in età contemporanea: da un punto di vista teorico, di dibattito storiografico, di ricostruzione di esperienze particolari, di analisi di produzioni culturali.

I contributi possono includere ma non limitarsi a:

• Esperienze di movimenti anarchici e radicali nelle aree del Sud del Mondo.

• Rivisitazione teoriche dellanarchismo in prospettiva decoloniale.

• Anarchia e indigenismo.

• Interazione tra rifugiati anarchici europei e popolazioni locali.

• Anarchici nei, o rapporti con, i movimenti di indipendenza nazionale e decolonizzatori.

• Anarchici come portatori di pensieri e forme culturalicolonizzatrici’.

• Gli anarchici e la questione razziale.

• Anarchici e orientalismo.

• Critica e opposizione (o connivenza?) degli anarchismi occidentali al colonialismo dei loro paesi.

Per ogni richiesta è possibile rivolgersi al seguente indirizzo: acronia@mimesis-group.com

Per gli/le autori/trici: criteri editoriali

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Call for Papers «Acronia» 1/2021
Spazi, confini e anarchia

Curatori
Elena Bignami (Ricercatrice indipendente)
Roberto Carocci (Università degli Studi Roma Tre, IT)
Pietro Di Paola (Università di Lincoln, UK)

Termine di scadenza per l’invio dell’abstract (1000-1500 parole con rassegna delle fonti e una breve scheda dell’autore): 15 gennaio 2021

Notificazione di accettazione dell’abstract: 29 gennaio 2021

Gli studi sulla storia dell’anarchismo hanno visto negli ultimi anni affacciarsi nuove generazioni di studiosi e studiose che ne hanno significativamente rinnovato i campi di ricerca e la proposta metodologica. Queste nuove ricerche hanno infatti dimostrato come la storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali siano tutt’altro che marginali e, anzi, siano serbatoi rigogliosi di tematiche da elaborare o rielaborare, e di approcci disciplinari da attraversare.
La storia del movimento anarchico e della sua influenza nelle sue variegate articolazioni – ideologico, politico, sociale, culturale, di genere, etc. – è in larga parte ancora da indagare.
La rivista online “Acronia. Studi di storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali» si propone di aprire uno spazio funzionale allo sviluppo del dibattito storiografico e l’innovazione interpretativa capace di sperimentarsi in campi come quelli del transnazionalismo, dei gender studies, dei post-colonial studies, della labor history, della global history, della history of emotions e history of mentalities, nel contesto del farsi della modernità e delle relazioni comparative con i movimenti radicali.
L’anarchismo ha da sempre messo in discussione e cercato di allargare gli spazi del suo agire e di abbattere ogni tipo di confine e di costrizione: politico, culturale, legislativo, di genere, etc. «Acronia» è infusa dello stesso spirito: ricerca quindi contributi da storici dell’anarchismo che si avventurino in altre aree tematiche di ricerca, e da storici di altre discipline che vogliano confrontarsi con la storia dell’anarchismo.

Per l’uscita del suo primo numero nella primavera del 2021, la redazione della rivista «Acronia Storia dell’anarchismo e dei movimenti radicali» invita ad inviare contributi in italiano e/o in inglese sul tema: Spazi, confini, e anarchia. Spazi e confini sono intesi in senso lato.

Possibili ma non esclusive aree di interesse sono:
Spazi e confini di ricerca del movimento anarchico e dei movimenti radicali: l’anarchismo come movimento transnazionale, rapporto tra dimensione transnazionale e trans-locale, anarchismo e nazionalismo, per una visione non eurocentrica della storia dell’anarchismo, anarchismo e post-colonialismo.
Restrizione di spazi e imposizione di confini per contenimento e/o repressione: tribunali, carceri, manicomi, domicilio coatto, confino, campi di concentramento, censura, sistemi di sorveglianza politica.
Spazi e confini di genere: anarchismo e femminismo, donne anarchiche, anarchismo e movimento LGTQB, liberazione sessuale.
Spazi e confini emotivi e relazionali: espressione dei sentimenti: teatro, romanzi, canzoni, poesia, canto, autobiografie. Relazioni familiari e affettive, generazionali (padri-figli), polemiche personali, amicizie.
Rottura e liberazione di spazi e confini: tentativi insurrezionali, movimenti di protesta, occupazioni, antimilitarismo, movimenti di liberazione nazionale.
Il confine della politica: la controversa questione istituzionale, gli intenti politici e quelli antipolitici, le relazioni, contaminazioni, continuità e rotture con i partiti cosiddetti affini e con la tradizione risorgimentale.

Per ogni richiesta è possibile rivolgersi ai seguenti indirizzi: acronia@mimesis-group.com

Scarica le istruzioni per gli autori e i criteri editoriali