«La NATO sarà il nostro Vietnam». L’Italia tra fedeltà al Patto Atlantico e rimessa in questione delle basi militari
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Parole chiave

Guerra fredda
Patto Atlantico
Antimilitarismo
Diplomazia Italia-USA
Basi militari

Abstract

Il 27 e 28 febbraio 1969, Richard Nixon si recò in Italia per spiegare la nuova politica estera della Casa Bianca prima di partire per l’Unione Sovietica: una visita con conseguenze di vasta portata sia per la politica interna che per le relazioni italo-americane. Il suo arrivo fu di poco anticipato da un conflitto sulla permanenza dell’Italia nella nato. Il pci aveva ne aveva chiesto l’uscita e di chiudere le basi militari statunitensi sul territorio italiano. L’articolo analizza la prima e movimentata visita del presidente statunitense a Roma, nonché le reazioni dei principali partiti politici alla nuova forma di atlantismo che l’amministrazione Nixon stava proponendo al suo più fedele alleato in Europa. Si affronta, inoltre, la delicata questione delle basi militari che, messa in discussione dall’ascesa dei movimenti antimilitaristi, aveva ideologizzato il dibattito sulla loro presenza nel territorio italiano. In questo saggio, estratto dall’inedito di abilitazione dell’autrice riguardo ai rapporti diplomatici tra Italia, Stati Uniti e Cile di prossima pubblicazione, verranno analizzate sia la prima e movimentata visita del presidente statunitense a Roma che le reazioni dei principali partiti politici alla nuova forma di atlantismo che l’amministrazione Nixon stava proponendo al suo più fedele alleato in Europa. Viene affronta inoltre la delicata questione delle basi militari messa in causa dall’ascesa dei movimenti antimilitaristi e che ideologizza, di fatto, il dibattito sulla loro presenza nel territorio italiano.

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