Bambini Talibé in Guinea Bissau: storie di famiglie e bambini
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Parole chiave

Bambini Talibé, narrazione, storie, approccio etnopsicosociale

Come citare

Barbetta, P., & Merlo, A. (2023). Bambini Talibé in Guinea Bissau: storie di famiglie e bambini. TransCulturale, 3(3), 11-29. Recuperato da https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/transculturale/article/view/3250

Abstract

Questo saggio prende come punto di partenza le voci delle famiglie e dei bambini della Guinea Bissau, per far emergere la loro prospettiva; questo ha un duplice valore. Il primo è quello di approfondire il fenomeno dei Talibé e cercare di comprenderne la complessità. La seconda funzione della narrazione – che possiamo considerare terapeutica – consiste nell’opportunità, per le persone coinvolte, di creare un percorso di costruzione identitaria. L’articolo vuole fornire una descrizione della realtà dei bambini Talibé in Guinea Bissau partendo dalla narrazione dei bambini stessi e dei genitori coinvolti. Molti bambini vengono mandati dalle famiglie nelle Scuole Coraniche in Senegal, soprattutto a Dakar. In questi contesti, il bambino si trova spesso a dover passare la maggior parte delle sue giornate per strada a chiedere l’elemosina per poter portare una certa somma di denaro al maestro. Le ragioni che spingono i genitori ad affidare il proprio figlio a queste persone sono molte, per esempio le scarse opportunità educative presenti sul territorio guineano, le motivazioni religiose e quelle economiche. Nonostante il gran numero di bambini coinvolti, si tratta di un fenomeno poco conosciuto in Europa (Finco, 2020). Cercare di dare voce alle diverse figure coinvolte è importante per contribuire alla creazione di una narrazione che tenga conto delle diverse condizioni sociali, culturali, religiose e psicologiche.

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