La condizione spinoziana: Macherey e Lyotard, o il ’79 bifronte
Saggio introduttivo
Parole chiave:
Lyotard, Macherey, Hegel o Spinoza, 1979, dialetticaAbstract
L’articolo esplora la dialettica tra Spinoza e Hegel proposta da Pierre Macherey in Hegel o Spinoza, mettendola in relazione con la posizione di Jean-François Lyotard, in particolare riguardo alla questione della storicità della filosofia e al ruolo delle grandi narrazioni. Mentre Lyotard, nel contesto della postmodernità, proclama la fine delle metanarrazioni, esprimendo una crisi delle visioni totalizzanti della storia, Macherey rifiuta questa visione di fine della filosofia come una semplice cesura, proponendo piuttosto una dialettica viva tra pensatori apparentemente distanti come Spinoza e Hegel. La filosofia, per Macherey, non è un campo chiuso o statico, ma una pratica critica che interroga continuamente il dato storico e sociale. In questo contesto, la dialettica proposta da Macherey emerge come una via di resistenza contro il riduzionismo e la sterilizzazione del pensiero, che Lyotard denuncia. L’articolo sottolinea come Macherey, sebbene critico nei confronti di una lettura troppo dogmatica della filosofia, rifiuti l’idea che la filosofia possa ridursi a un esercizio puramente teorico e staccato dalla realtà, come avviene nella condizione postmoderna di Lyotard. La proposta di Macherey è quella di mantenere viva la tensione dialettica tra diverse tradizioni filosofiche, senza risolverle in una narrazione unificata, ma piuttosto attraverso una continua messa in discussione delle contraddizioni storiche e filosofiche.
