Macherey e la critica della critica della dialettica
Parole chiave:
Macherey, Althusser, Hegel, Spinoza, CritiqueAbstract
Dalla prospettiva teorica di Macherey non è possibile opporre uno Spinoza materialista a un Hegel idealista. Un’operazione di questo tipo porterebbe necessariamente alla soppressione delle contraddizioni, delle discrepanze e delle lacune proprie a entrambi i filosofi. Trasformerebbe Hegel nel suo stesso altro, modellerebbe un improbabile Hegel che si è in qualche modo svincolato dallo sviluppo contraddittorio che, come egli stesso ha affermato ripetutamente, è, precisamente, ciò che rende intelligibile la storia della filosofia. Macherey, invece, prendendo come proprio oggetto la critica di Hegel a Spinoza, non solo ci mostra le impasse del pensiero di Hegel, ma anche i momenti in cui Hegel abbandona un percorso tracciato scrupolosamente nel momento in cui vede che lo condurrà a Spinoza. Hegel è costretto a trovare altrove o a fabbricarsi da solo le idee che attribuisce a Spinoza – idee incompatibili con qualsiasi affermazione presente nell’Etica, in particolare quelle riguardanti la sostanza e la sua relazione con gli attributi e i modi. E tuttavia, Macherey non è interessato a correggere l’imprecisa lettura hegeliana dell’Etica: l’ipotesi che guida la sua analisi, piuttosto, sta nel fatto che i punti in cui Hegel è più critico nei confronti di Spinoza non sono solo quelli in cui il resoconto che fa delle argomentazioni effettive di Spinoza è in netto contrasto con ciò che Spinoza dice esplicitamente. Ancora più importanti, sono i punti in cui la stessa traiettoria teoretica di Hegel tende a convergere con quella di Spinoza.
