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7, 1 (2024) 

Tecnica e Scrittura

 

La filosofia coincide, sin dalla sua origine, con il suo insegnamento. Un insegnamento che si avvale notoriamente di una precondizione: l’impiego di una tecnica di cui la filosofia fa un uso diffuso e che forse proprio per questa ragione, come testimonia Platone, ne diffida assai: la scrittura alfabetica. Duttile, sintetica, concisa: senza scrittura alfabetica, in fondo, logos e linguaggio difficilmente avrebbero colonizzato il mondo. 
La filosofia nasce quando inizia a impiegare sistematicamente uno strumento in grado di veicolare ciò che si pensa, tradendo però in questa maniera una condizione più originaria del logos, la cui espressione, mediante la scrittura, è fatalmente diluita, quasi dispersa; anche se è grazie alla forma scritta che il logos è diventato capace di sapere qualcosa della propria originarietà, che precede ed eccede la scrittura. Allora forse la scrittura non è un semplice strumento, un corollario del pensiero, un veicolo per la sua manifestazione, ma, al contrario, ciò che rende pensabile per il pensiero un pensiero radicale ed essenziale. La scrittura è probabilmente il luogo di un gesto che assomiglia a una auto-calunnia, una presa di congedo da sé che tuttavia non può fare a meno di dirsi scrivendo.
Se la diffusione epistemica della scrittura ai danni dell’oralità determina una certa modalità più recente del processo di ominizzazione, favorendo archiviazione e memoria, alimentando le tracce di un mondo che non può mai essere veramente perduto, perché qualcosa di scritto resta immancabilmente con cui fare i conti, allora l’ipotesi che guida questo numero di Mechane è che il vero processo ontogenetico dell’umano è scrivere senza sosta non tanto per comunicare, quanto piuttosto, come Maurizio Ferraris non manca di notare, di registrare. Ma registrare cosa? Nientemeno che una traccia “dell’essere stati-qui”. Più semplicemente – sulla scia delle memorabili opere di decostruzione di Derrida – possiamo dire non c’è bios senza che affiori, per quanto dimenticata, da qualche parte, una bio-grafia. Se le cose si presentano in questa maniera, prima della parola, del logos, vi è la scrittura, il tornante propriamente tecnico che coincide con ogni bio-grafia (da questo punto di vista, chiaramente, qualsiasi divisione tra scrittura tecnica e scrittura creativa non presenta alcuna legittimità). Se la scrittura fornisce un supporto alla necessità (umana) di comunicare, scompagnando la fisionomia della temporalità, sovvertendo la linearità del tempo, grazie alla sua persistenza, allora è possibile pensare che proprio grazie alla scrittura le forme della comunicazione umana si spingono oltre la comunicazione e diventano segni, impronte, in grado di scatenare un processo evolutivo la cui pregnanza non è calcolabile senza tenere presente questo assetto ontologico della scrittura: l’auto-riconoscimento di sé come specie.
Considerando questi elementi, invitiamo a elaborare una proposta di contributo incentrato sul dispositivo tecnico della scrittura, inteso come strumento di cattura e traduzione dei processi. In particolare, gli argomenti da sviluppare sono i seguenti:

• Il rapporto tra sapere e registrare: il ruolo delle iscrizioni nella costruzione delle conoscenze tecniche e delle discipline scientifiche
• Le implicazioni e le ricadute dei nuovi sistemi digitalizzati di registrazione: il modo in cui le tecnologie di raccolta e analisi dei dati riscrivono il reale
• La relazione tra identità e scrittura: la creazione del sé e dell’altro resa possibile dalle tracce e dai resoconti
• La scrittura del politico: il peso della retorica nella definizione dei problemi e delle soluzioni nell’arena pubblica

Sono benvenuti lavori in Italiano, Inglese, Francese, Tedesco e Spagnolo. Gli interessati sono pregati di inviare un abstract breve (max 500 parole), all’indirizzo mechane.journal@gmail.com entro il 20 giugno 2024. Gli autori delle proposte accettate dovranno inviare il testo completo (max. 40.000 battute) entro il 15 settembre 2024. I saggi saranno sottoposti a un processo di peer-review.