Abstract
Questo saggio si propone di indagare l'ontologia di Benjamin attraverso un confronto con il pensiero di Freud, in particolare nel più ampio contesto della distruzione dell'Io. Nel frammento Il capitalismo come religione Walter Benjamin definisce Sigmund Freud come uno dei sommi sacerdoti del culto capitalista. Partendo dall'interpretazione di questo frammento, mostreremo il loro conflitto e la loro analogia intorno al processo di sviluppo del soggetto, caratterizzato da una serie di esperienze dimenticate. Il principio che sta alla base del saggio è che il rapporto tra Walter Benjamin e Sigmund Freud rompe l'immaginario del cogito, per aprire l'idea di soggetto storico come depositario del potere politico e dell'immaginario collettivo.