Abstract
La struttura epistemologica del "concetto di storia", che Benjamin presenta in un'immagine dialettica monadica, è caratterizzata da una dimensione temporale non lineare né progressiva, ma intensiva e ideale, messianica, in cui il concetto conoscitivo coincide con l'ideale (del bene, della giustizia), che è caratterizzato da totalità ed eternità. Emerge qui il legame tra l'impostazione teologica trascendente e ideale, segretamente attiva nell'immanenza della redenzione, e l'impostazione immanente del politico. Infatti, il passato redento convoca nel tempo presente, per un momento fuggente, il tempo messianico del compimento del Regno di Dio, fornendo così l'occasione e la direzione per la prassi, per l'azione rivoluzionaria, messianicamente e teologicamente motivata, volta alla costruzione di una società senza classi.