Abstract
A partire dalla decostruzione delle concezioni essenzialiste dell'identità e dei rapporti binari maschio/femmina, eterosessualità/omosessualità, Judith Butler è giunta a mettere in discussione anche la presunta naturalità dell'"eterosessualità obbligatoria", mettendo in dubbio la perfetta corrispondenza tra sesso biologico, identità di genere e orientamento eterosessuale. Partendo dalla prospettiva di Butler, intendiamo approfondire il rapporto problematico con la psicoanalisi, in particolare con la fase cruciale costituita dal complesso di Edipo, che presuppone il tabù dell'incesto. Confrontandosi con Lacan e la sua elaborazione della Legge del Simbolico, che regola l'identità e l'orientamento sessuale attraverso gli interdetti edipici, funzionanti in riferimento al paradigma eterosessuale, Butler intende metterne in discussione il carattere immutabile e il Fallo come significante privilegiato dell'ordine simbolico.