Abstract
Nell’ambito del complesso rapporto tra cinema e psicoanalisi la figura di Ignacio Matte Blanco offre un’inedita chiave di lettura. A questo proposito, il pensiero dello psicoanalista cileno si rivela fecondo non tanto nella direzione di una rigida applicazione delle categorie ai singoli film, quanto piuttosto come prezioso punto di avvio per una riflessione sulle immagini. In una tale prospettiva, l’articolo intende far risuonare i concetti della psicoanalisi di Matte Blanco nel cinema di Alain Resnais, intravedendo nel carattere aperto della teoria una cornice di riferimento entro cui proporre letture e interpretazioni di particolari opere.