Abstract
Scopo del contributo è la comprensione delle piattaforme digitali, la cui forma ha oramai contagiato la quasi totalità dello spazio del web, come dispositivi volti alla riproduzione di specifiche operazioni capitalistiche di profitto e controllo. Tale comprensione implica la demistificazione critica di una diffusa visione di internet che lo presenta come un ambiente trasparente e immediato, che permetterebbe una visione e un accesso all’informazione privi di ostacoli. Al contrario, la considerazione della piattaforma come dispositivo permette, attraverso la riattivazione del pensiero foucaultiano e deleuziano, di mostrare i regimi di visibilità e di enunciazione che essa dispone, di svelare i fondamenti epistemologici e lo specifico regime di verità che impone e di convertire così la trasparenza in opacità e l’immediatezza in iper-mediazione.