Abstract
Negli ultimi decenni gli studi biblici africani hanno acquistato una visibilità sempre maggiore, contribuendo a ripensare la tradizione teologica a partire da uno sguardo decentrato. Ciò ha innescato un processo di riflessione sull’epistemologia tradizionale - teologica, ma anche politica e sociale - e, di conseguenza, ha favorito iniziative e percorsi volte all’emancipazione sociale, politica e delle pratiche religiose. La rivoluzione epistemica cui gli studi biblici africani contribuiscono non limita, però, la sua forza di azione al continente, ma sollecita una diversa e più inclusiva riflessione epistemica anche in quelle culture che storicamente hanno saputo maggiormente imporsi al di fuori dei propri confini geografici. Obiettivo di questo saggio è far conoscere e analizzare a grandi linee il ruolo degli studi biblici africani nell’orizzonte della teologia decoloniale e nel più ampio e sfidante processo di ripensamento della polarizzazione tra «centro» e «periferie» radicalizzata dall’esperienza coloniale prima e dalla globalizzazione poi.