Abstract
Partendo dai recenti studi di Klaus Vieweg, questo articolo discuterà in che senso si possa parlare di un "diritto alla resistenza" all'interno della Rechtsphilosophie di Hegel. Prendendo come riferimento testuale gli Elementi della filosofia del diritto (1821), ma anche il ricco materiale messo a disposizione dalle Vorlesungen über die Philosophie des Rechts (1817/18 - 1824/25), individuerò il fondamento logico e giuridico-razionale del diritto di resistenza nella "seconda coercizione" contro un comportamento illecito (2) e il suo fondamento morale nel diritto soggettivo di ogni individuo alla realizzazione del proprio benessere e nel diritto di necessità a esso connesso (3). Questo porterà a considerare il significato della resistenza nel contesto di un ordine politico che non promuove la libertà e i diritti della persona (4), e ad affrontare infine l'interessante prospettiva sviluppata da Judith Butler (5), che permette di muoversi "con Hegel oltre Hegel", integrando le condizioni del diritto alla resistenza da lui individuate con l'idea di Butler di una "mobilitazione della vulnerabilità".