Abstract
Gli autori affrontano la questione della narrazione e dell’identità narrativa a partire dall’opera di Paul Ricœur, per approdare a una illustrazione delle modalità di ricezione e di applicazione della narrazione in ambito psicoanalitico. A questo punto, la riflessione, modificando un po’ la sua rotta, procede verso una valorizzazione del terzo paradigma dell’ermeneutica ricœuriana: la traduzione, di cui vengono colti i possibili punti di forza sia su un piano filosofico, che psicoanalitico. Viene così proposto un confronto tra l’atto dell’interpretare, del narrare e del tradurre in psicoanalisi.