Abstract
Il bicentenario della nascita di Concepción Arenal (1820-1893) offre l’opportunità di riflettere sulla sua opera di saggista, penalista e attivista dei diritti civili e sociali. Con i suoi scritti e il suo impegno ha anticipato molte delle istanze che avrebbero animato il dibattito politico dei primi decenni del XX secolo: la difesa della donna, la riforma penale, la protezione dell’infanzia e la questione operaia. Nell’articolo si mette in luce la preoccupazione che ebbe la Arenal per le categorie più vulnerabili, in particolare per la donna, convinta che la giustizia è inseparabile dalla carità e che l’educazione è la leva più efficace per un autentico sviluppo.