Abstract
Il cosiddetto Bleistiftmanuskript (Manoscritto a matita), risalente al periodo tra ottobre e dicembre 1912, è uno dei tre testi originari (Urtexte) da cui è stata elaborata la nuova edizione critica di Idee II di Edmund Husserl. Il manoscritto ci pone di fronte al problema del rapporto tra l'Io puro e l’oscurità della coscienza. L'articolo ricostruisce questo rapporto, interpretandolo come una dinamica tra ‘compimento d’atto’ (Aktvollzug) ed ‘estraneazione’ (Entfremdung) e cercando di dare un resoconto dello stato effettivo del sé nel suo rapporto con le cose materiali e con il corpo. In fase conclusiva, l’articolo intende far emergere anche la nozione fenomenologica di una specifica ‘vulnerabilità storica’ del soggetto.