Barocco romano a Scaria
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Come citare

Demeo, A., & Giometti, C. (2021). Barocco romano a Scaria . Gli Artisti Dei Laghi, 1, 85-111. https://doi.org/10.7413/2279-9354003

Abstract

nell’atelier di Ercole Ferrata, oggi conservate presso il Museo d’Arte Sacra di Scaria d’Intelvi, verrà analizzato il ruolo dello scultore intelvese nel contesto del più ampio dibattito relativo alla ricezione degli stilemi del barocco romano, alla loro trasmissione ai membri dell’articolata bottega e alla volontà che questi ne diffondano e sedimentino il magistero nella terra natia. In particolare, dalla riconosciuta sintesi fra algardismo e berninismo che connotò il linguaggio plastico di Ferrata, si proporranno alcuni confronti, mirati, atti a restituire l’alveo culturale e i rimandi estetici entro i quali le suddette sculture in legno si collocano.

In the paper, starting from the analysis of a group of wooden statues sculpted by Ercole Ferrata’s atelier and now preserved in the Museo d’Arte Sacra of Scaria d’Intelvi, the artist’s role is discussed considering the context of the wider reception debate related to the Roman baroque stylistic features, their transmission to members of the multiform workshop and the will that they spread and sediment the magisterium in their native land. In particular, of the recognized synthesis between Algardism and Berninism that characterized the plastic language of Ferrata, some selected comparisons are proposed to return the cultural framework and aesthetic references within which these wooden sculptures are placed.

https://doi.org/10.7413/2279-9354003
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