Norme editoriali

1. TESTO

 

a) in Word;

b) il testo dovrà riportare l’indicazione del numero di telefono, e-mail ed indirizzo dell’autore.

c) dovrà essere scritto usando il carattere Times New Roman, corpo 12 per il testo e corpo 10 per le note, con spaziatura doppia sia per il testo sia per le note, che vanno messe a fondo pagina e NON ALLA FINE

 

1. IMMAGINI, TABELLE

Le immagini devono essere fornite su cd-rom o via mail (utilizzando la jumbo mail), in formato jpg, con una risoluzione di almeno 1600x2000 pixel e 300 dpi. Per le scansioni vanno usate le stesse caratteristiche in formato tif. Vanno contraddistinte da un numero progressivo e associate ad una didascalia con indicazione di autore (nome e cognome per esteso), soggetto (in corsivo), datazione, luogo di collocazione dell’opera e fonte. In caso di immagini tratte da libro deve essere messa per esteso l'indicazione bibliografica (rispettando le norme che seguono) comprensiva di p. o pp.

Le didascalie devono essere messe su file separato dal testo e consegnate via mail o su CD.

Salvo casi eccezionali, per esigenze interne al testo, si raccomanda di utilizzare preferibilmente illustrazioni a colori (solo in casi eccezionali o la dove non esiste altra possibilità potrà essere accettato il bianco e nero).

 

3. CITAZIONI

a) le citazioni brevi (2-3 righe) vanno tra virgolette caporali (« ») con il rinvio alla fonte; le citazioni più lunghe (infratesto) vanno separate dal testo, in corpo minore e senza virgolette;

b) eventuali citazioni contenute in detti brani vanno contraddistinte con virgolette doppie in alto (“ ”);

c) eventuali omissioni vanno indicate con tre puntini tra parentesi quadre […];

d) per facilitare la lettura è preferibile sciogliere le abbreviazioni contenute nei brani riportati (riportando in nota eventuali dubbi) nonché modificare gli accenti secondo l’uso moderno.

 

4. MAIUSCOLE

Le maiuscole vanno usate il meno possibile attenendosi alla massima uniformità in tutto il contributo:

a) vanno lasciate quando una denominazione fa corpo con il nome proprio cui si accompagna (nel caso di istituto e di toponimo);

b) Santo, San, Santi vanno maiuscoli nella denominazione di chiese, basiliche, ecc. e quando accompagnano il nome proprio, e vanno comunque citati sempre per esteso;

c) le denominazioni di magistrature, enti, fondazioni, istituzioni, accademie, ecc. vanno maiuscole, in tondo anche se straniere, in tutte le iniziali delle parole che le compongono;

d) le sigle vanno maiuscole e senza punto (BNL, INPS, CEE, ecc.);

e) le parole: chiesa, basilica, monastero, tempio, porta, palazzo ecc. vanno minuscole (ad eccezione di: Porta Pia, Basilica Vaticana, Acquedotto Felice, ecc.);

f) Vanno maiuscoli:

  1. Paesi nel senso di nazionalità, Stato e Chiesa intesi come istituzione, Regione, Provincia, Comune intesi come autorità; così pure Codice e Raccolta, quando sono seguiti da nome proprio;
  2. i secoli come Cinquecento, Ottocento, ecc., e anni Venti, anni Quaranta, ecc.;
  3. i periodi storici come Rinascimento, Risorgimento, Rivoluzione francese, ecc.;

 

5. CORSIVI

L’uso del corsivo è riservato ai termini stranieri o alle parole che l’autore vuole evidenziare in maniera particolare. I nomi di associazioni e istituzioni varie, anche se straniere, vanno in tondo e non in corsivo.

 

6. RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI LIBRI

nome puntato e cognome dell’autore (separati da uno spazio) seguito da virgola (nel caso di più autori, i nomi vanno separati da un trattino);

titolo dell’opera o dell’articolo per intero, in corsivo, seguito da virgola (nel caso di titolo in una lingua straniera, diversa dal francese, inglese, spagnolo e tedesco, si darà la traduzione in lingua italiana tra parentesi quadre);

luogo di pubblicazione, nella lingua originale (London e non Londra, Paris e non Parigi)

data di pubblicazione;

rinvio alla pagina (p.) o alle pagine (pp.) i numeri devono seguire dopo una spaziatura (pp. 55-56 e NON pp.55-56);.

per le opere in più volumi, dopo il titolo si indicherà il numero dei volumi (in numeri arabi seguiti da voll.), seguiranno il luogo, l'anno (o gli anni) di pubblicazione, l'indicazione specifica del volume (in numeri romani) e delle pagine cui si intende fare riferimento. Con l'eccezione di dizionari, enciclopedie, ecc. per i quali si darà solo l'indicazione bibliografica del volume citato;

per le opere anonime e per le opere collettive si darà indicazione del solo titolo come sopra (non preceduto da “AA.VV.”), seguito dall’indicazione dell'eventuale curatore (in tondo, con la sola iniziale del nome) preceduta da "a cura di"; per le opere straniere è preferibile dare l’indicazione “a cura di” in italiano e non nella lingua originale, come compare nel frontespizio;

 

 

Esempi:

- V. E. Giuntella, Roma nel Settecento, Bologna 1971;

- M. Firpo-D. Marcatto, Il processo inquisitoriale del cardinal Giovanni Morone, 6 voll., Roma 1981-1995, II, pp. 809-812.

Firenze 1815-1945. Un bilancio storiografico, a cura di G. Mori - P. Roggi, Firenze 1990.

 

7. PER GLI ATTI DEI CONVEGNI

Per gli atti dei convegni al titolo seguirà, se occorre il numero complessivo dei volumi, poi in tondo e preceduta da una virgola, l’indicazione: di nome del curatore o curatori (se presenti), preceduta da "a cura di", la specificazione"atti del Convegno", luogo e data di svolgimento, ed a seguire i riferimenti bibliografici previsti per tutti gli altri testi (luogo di edizione, ecc.):

 

      ESEMPIO

Roma y España un crisol de la cultura europea en la Edad Moderna, 2 voll., a cura di C. J. Hernando Sánchez, atti del convegno, Roma 2007, Madrid 2007, II, pp. 667-677: 675

 

8. PER I CATALOGHI DELLE MOSTRE

Per i cataloghi di mostre, AL TITOLO seguirà, se occorre il numero complessivo dei volumi in numeri arabi, in tondo, e preceduta da una virgola, l’indicazione: di nome del curatore o curatori (se presenti), preceduta da "a cura di",la specificazione "Catalogo della mostra", luogo e date di svolgimento, ed a seguire i riferimenti bibliografici previsti per tutti gli altri testi (luogo di edizione, ecc.);

 

ESEMPIO:

Una donna vestita di sole l’Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri, a cura di G. Morello-V. Francia-R. Fusco, catalogo della mostra, Città del Vaticano 2005, Milano 2005, pp. 65-77: 67.

 

9. Per contributi in opere collettive o in raccolte miscellanee o anche atti di convegno o catalogo

Si indicherà autore e titolo del contributo come sopra aggiungendo (preceduti da “in”) i riferimenti completi dell'opera collettiva in cui è contenuto, inclusa la specificazione delle pagine relative all'insieme del contributo (ovvero le pagine estreme), seguirà, dopo due punti, l'eventuale specificazione di particolari pagine cui ci si intende riferire; ESEMPIO

- R. Vázquez Santos, La iglesia de San Giacomo degli Spagnoli a la luz del manuscrito 15449 del Archivio Storico Capitolino y otras fuentes del siglo XVII, in Roma y España un crisol de la cultura europea en la Edad Moderna, 2 voll., a cura di C. J. Hernando Sánchez, atti del convegno, Roma 2007, Madrid 2007, II, pp. 667-677: 675

- Zuccari, L’Immacolata a Roma dal Quattrocento al Settecento. Istanze immacolistiche e cautela pontificia in un complesso percorso iconografico, in Una donna vestita di sole l’Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri, a cura di G. Morello-V. Francia-R. Fusco, catalogo della Mostra, Città del Vaticano 2005, Milano 2005, pp. 65-77: 67.

 

Per le schede mettere:

Cfr. la scheda di A. Delle Foglie, in Una donna vestita di sole l’Immacolata Concezione nelle opere dei grandi maestri, a cura di G. Morello-V. Francia-R. Fusco, catalogo della Mostra, Città del Vaticano 2005, Milano 2005, pp. 224-225, n. 62.

 

10. PER GLI ARTICOLI DI RIVISTE

Indicare, come sopra, nome dell’autore e titolo dell’articolo in corsivo, quindi segue il titolo del periodico tra virgolette caporali («Bollettino d’Arte»), preceduto da “in”, l’indicazione dell’annata in numeri romani, dell’anno solare, del fascicolo dell’anno (non preceduto da “n.” né da “fasc.”), delle pagine complessive e, se del caso, della/e pagina/e cui ci si intende specificatamente riferire (le pagine estreme vanno indicate per esteso: pp. 235-254):

- G. Giarrizzo, Intellettuali e Mezzogiorno nel secondo dopoguerra, in «Studi Storici», XX, 1979, 1, pp. 91-110: 93.

 

11. Quando si ripete a distanza la citazione da uno stesso libro o articolo o di un diverso testo di uno stesso autore

Si indicherà, come di consueto, l'autore e, invece, in forma abbreviata (limitata alle due o tre parole iniziali) il titolo, seguito dall'espressione "cit." (in corsivo); seguirà l'indicazione della pagina/e. Non si daranno altre indicazioni di luogo e di data (ESEMPIO: A. Zuccari, L’Immacolata a Roma cit., pp. 67-69). Quando la seconda citazione segue immediatamente la prima si userà l'abbreviazione "Ibidem" in corsivo senza indicazione di pagina se ci si riferisce ad altra riga dello stessa pagina, mentre si userà l'abbreviazione "Ivi" in corsivo con indicazione di pagina se ci si riferisce ad altra pagina. Quando immediatamente dopo (nella stessa nota o nella seguente) si cita una diversa opera dello stesso autore si userà l'abbreviazione Idem per un autore ed Eadem per un autrice.

 

12. PER LE CITAZIONI DA DOCUMENTI D'ARCHIVIO

a) qualora le citazioni di documenti d’archivio si ripetano più volte, occorrerà premettere alle note un’avvertenza non numerata, e collegata con asterisco al titolo, nella quale si darà l’elenco delle abbreviazioni usate, es.: ASR = Archivio di Stato di Roma; BAV = Biblioteca Apostolica Vaticana;

b) successivamente agli eventuali riferimenti relativi allo specifico documento, si darà indicazione dell'archivio (in tondo), del fondo e di eventuali serie in corsivo, della busta o registro e, infine, eventualmente, della carta con specificazione recto o verso;

c) per i rinvii alle pagine di un manoscritto si useranno le seguenti abbreviazioni: c. = carta; cc. = carte; r = recto; v = verso;  o f. = foglio per fogli sciolti.

 

13. PER I MANOSCRITTI DELLE BIBLIOTECHE

a) per l’indicazione di autore e titolo si userà un metodo analogo a quello dei libri a stampa;

b) per l’indicazione dell’ubicazione si userà un metodo analogo a quello dei documenti di archivio (vedi sopra punto a) e l’indicazione della biblioteca in maiuscoletto seguita da quella del fondo in corsivo e dal numero che designa il manoscritto in tondo:

Archivio di Stato di Roma, Camerale II, Arti e mestieri, b. 24.

ASR, Camerale III, b. 2018.

ASR, Trenta notai capitolini, Not. De Sanctis, 1769, vol. I, cc. 153-155v, 160r-v.

bav, Vat. lat.  5660

 

Abbreviazioni

anast. = anastatico

app. = appendice

b. = busta

cap., capp. = capitolo/i

cfr. = confronta

col., coll. = colonna/e

ecc. = eccetera

ed. = edizione

es. = esempio

fasc. = fascicolo

fig., fig. = figura/e

id. = idem

ms., mss. = manoscritto/i

n.n. = non numerato

nota = nota (sempre per esteso)

reg. = registro

s. = serie

s.a. = senza anno di stampa

s.d. = senza data

s.e. = senza indicazione di editore

s.l. = senza luogo

s.n.t. = senza note tipografiche

s.t. = senza indicazione di tipografo

t., tt. = tomo/i

tab., tabb. = tabella/e

tav., tavv. = tavola/e

vol. voll. = volume

 

Si richiede la traduzione integrale dell’articolo in lingua inglese. Qualora si ravvisassero problemi, si prega di contattare i referenti sotto indicati.

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