Abstract
Questo articolo traccia una connessione tra le tradizioni laiche, federaliste e libertarie del
Risorgimento e la nascita della Federazione Italiana della Prima Internazionale. Lo fa a partire da
una riflessione sulle varie geografie che durante il Risorgimento furono usate per prefigurare il nuovo
modello di nazione, che dimostrano come le opzioni federaliste furono da sempre le più radicali e
le più vicine alle origini del movimento socialista e libertario. Questo non solo e non tanto per l’idea
di decentramento amministrativo e per l’intransigente repubblicanesimo di autori e militanti che
fortemente opposero il centralismo, il militarismo e il colonialismo (interno ed esterno) della Casa
Savoia artefice dell’unificazione formale dello Stato italiano, ma anche perché, come ampiamente
dimostrato dalle fonti disponibili, il federalismo risorgimentale era ben lontano dal limitarsi ad una
opzione amministrativa o regionalistica. Esso si associava ad una idea di decentramento decisionale,
valorizzazione dell’individuo e democrazia diretta che caratterizzarono anche quei federalisti che,
come Carlo Cattaneo, non si avvicinarono esplicitamente al socialismo, quanto meno non a quello
autoritario, ma mantennero coerenti posizioni antiautoritarie e internazionaliste.