Studi Politici
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<p>La rivista Studi Politici pubblica lavori originali di ricerca con una prospettiva ampia e interdisciplinare, proponendosi di diffondere conoscenze trasversali e di aprire un confronto tra studiosi di diverse impostazioni e discipline. pubblicazione. Gli scritti proposti per la pubblicazione sono sottoposti al processo di double-blind peer review.</p>MIM Edizioni Srlit-ITStudi PoliticiL’Italia e i «capricci francesi»: la lunga storia di una fabbrica di cartucce in Marocco (1957-1961)
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<p>Benché di relativa importanza oggettiva, la complessa vicenda della fabbrica di cartucce italiana in Marocco mette in luce, da un lato, la capacità di Parigi di utilizzare efficacemente la guerra in Algeria per salvaguardare i propri interessi nel Maghreb e, dall’altro, la cautela dell’Italia nel tradurre in azioni gli orientamenti ‘neoatlantici’. Tale cautela era necessaria per evitare di aggravare la crisi francese, che avrebbe potuto avere pericolose conseguenze sia sui rapporti bilaterali sia sulle delicate dinamiche europee e atlantiche. Infatti, solo nel 1961, alla fine del conflitto algerino e in un contesto politico diverso da quello del 1957 in cui la questione si era posta per la prima volta, essa poté essere finalmente risolta.</p>Bruna Bagnato
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2024-12-202024-12-202Quando la conoscenza guida l’azione politica: la Legge Crispi-Pagliani del 1888
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<p>L'articolo analizza l'evoluzione normativa della sanità pubblica in Italia dall'unificazione del Regno fino all'approvazione della legge Crispi-Pagliani del 1888, che contribuì alla modernizzazione del paese e alla riduzione del tasso di mortalità. Inizialmente, le riforme sanitarie incontrarono resistenze politiche dovute alla difficoltà di accettare un intervento statale nella vita privata degli individui. Tuttavia, le scoperte scientifiche legate alla teoria dei germi cambiarono profondamente la sensibilità e la narrazione politica sulla questione sanitaria. Attraverso l'analisi dei dibattiti parlamentari riguardanti l'igiene e la salute pubblica, l'articolo evidenzia come la conoscenza scientifica abbia portato lo Stato a promulgare una legge per la tutela della salute pubblica, fino ad auspicare la creazione di un ministero della salute. L'evoluzione normativa della sanità pubblica in Italia rappresenta un esempio significativo di come la politica, guidata dalla conoscenza, possa superare lo scontro tra interventismo statale e libertà individuale, portando a importanti cambiamenti legislativi volti a migliorare la vita delle persone.</p>Francesco M. Fiore Melacrinis
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2024-12-202024-12-202I Giusti e la Shoah: difficoltà e prospettive di ricerca. Il caso di Angelo De Fiore negli anni dell’occupazione nazista a Roma
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<p>Questo saggio intende mettere in luce il ruolo della figura dei “Giusti tra le Nazioni” nello studio della Shoah. Molti storici, infatti, sostengono che enfatizzare la loro funzione potrebbe avere l’effetto di indebolire la memoria delle vittime, attribuendo la piena e totale responsabilità del genocidio ai soli nazisti. Al contrario, ciò che bisogna tenere in considerazione è che non erano necessariamente “eroi impeccabili e senza paura”, ma uomini e donne comuni in cui convivevano paura e coraggio. Pertanto, studiare le loro biografie può aiutarci a comprendere meglio come e perché molte società europee abbiano contribuito in modo significativo alla loro persecuzione. Ciò diventa particolarmente evidente attraverso l’analisi di un Giusto italiano, il Commissario Angelo De Fiore, capo dell’ufficio stranieri della Questura di Roma. De Fiore, pur essendo impegnato fin dall'inizio del 1939 nell'aiutare in vario modo gli ebrei, soprattutto stranieri, dovette difendersi in tribunale dall'accusa di collaborazionismo con i nazisti e il regime fascista.</p>Andrea Ventura
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2024-12-202024-12-202Populism and the “unfulfilled promises” of democracy: towards the corrosion of the character of democracy?
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<p>Questo articolo esamina la complessa relazione tra populismo e democrazia, concentrandosi su come il populismo emerga sia come sintomo che come critica delle istituzioni democratiche nella modernità avanzata. Esplora la trasformazione delle democrazie liberali sotto l'influenza di movimenti populisti che sfruttano le crisi di legittimità e il calo di fiducia negli attori politici tradizionali. Sostiene che il populismo, con la sua natura camaleontica, rimodella il panorama politico enfatizzando discorsi anti-elitari e anti-pluralisti che sfidano le norme democratiche consolidate. Analizzando la "risemantizzazione" di concetti come "il popolo" e "comunità" e le loro implicazioni nelle democrazie occidentali, l'articolo indaga come il populismo si muove tra l'essere un elemento del discorso democratico e un fattore di erosione democratica. Viene evidenziata la tensione tra le dimensioni ideali e procedurali della democrazia, suggerendo che il populismo capitalizza le “promesse non mantenute” della democrazia per posizionarsi sia come alternativa che come critica dell’attuale ordine democratico.</p>Lorenzo Viviani
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2024-12-202024-12-202La maison commune et la toiture de paille. Démocratie, socialisme et émancipation, vus du don
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<p>Si, pour Marcel Mauss, le don désigne bien une forme de prestation sociale – ou de relation interhumaine – parmi d’autres, il est, en même temps, plus que le don. Avec le don, «nous touchons le roc» ou «l’un des rocs», l’infrastructure relationnelle élémentaire sur lequel s’élèvent les diverses formes instituées de la sociabilité humaine. Une autre image ou métaphore inspire ce texte: celle de la «maison commune», et de son «toit de paille», de la société kanak. Toutes deux sont ici mobilisées pour questionner les implications normatives et politique du paradigme du don et tracer les chemins d’émancipation qu’il ouvre encore aujourd’hui. A travers notamment l’exemple de la protection sociale et du socialisme défendu par Mauss, ce paradigme du don vient rappeler que le don comme relation, au regard de sa normativité interne – celle de nos «généreuses réciprocités» les plus ordinaires et les plus essentielles à la fois – constitue bien une force instituante: celle par lequel les sociétés peuvent, au-delà de l’entre-soi, se donner librement des institutions, notamment politiques, et des règles communes, et ainsi tisser les fils d’un monde commun.</p>Philippe Chanial
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2024-12-202024-12-202Commiato per Philippe Chanial
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<p> </p>Fulvia Giachetti
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2024-12-202024-12-202‘Battaglie’ senza vincitrici né vinte: prospettive femministe e liberali circa la pornografia e la prostituzione nelle feminist sex wars
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<p>Questo articolo si concentra sul dibattito filosofico che caratterizza le battaglie sessuali femministe (le "battaglie" su pornografia e prostituzione che si sono svolte principalmente negli Stati Uniti durante gli anni '80) attraverso lo studio di tre prospettive: quella liberale, quella femminista pro-sesso e quella femminista contraria alla pornografia e alla prostituzione. Il primo approccio è favorevole alla liberalizzazione di entrambe le attività per via della libertà di decidere sul proprio corpo, mentre il secondo punto di vista considera le due pratiche come un potenziamento per le donne; al contrario, il terzo le vede come degradanti per le donne. Attraverso l'analisi di queste tre posizioni sui principali temi legati alla pornografia e alla prostituzione, questo articolo si propone di mostrare che pensare alla pornografia e alla prostituzione come solo un potenziamento per le donne o solo come un atto di degradazione ha condotto, infine, a non avere un "vincitore" della "battaglia".</p>Elisa Baiocco
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2024-12-202024-12-202Un référentiel globalizzato e globalizzante: il ruolo dell’OECD nella costruzione dell’egemonia neoliberista nel sistema universitario
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<p>L'articolo proposto mira ad analizzare il processo di costruzione dell'egemonia neoliberale nel settore universitario. Utilizzando il modello del référentiel, la neoliberizzazione dell'università è interpretata come una specifica dimensione settoriale del référentiel globale del neoliberismo, che è diventato egemonico con forme differenziate in diversi contesti geo-istituzionali. Viene esaminato il ruolo svolto in questo processo da alcuni "mediatori" sovranazionali come l'OCSE. Seguendo la prospettiva dell'analisi interpretativa delle politiche, vengono analizzati vari documenti dell'OCSE per ricostruire i valori e le norme che hanno contribuito a plasmare l'università in un senso neoliberale. Inoltre, considerando il processo di depoliticizzazione discorsiva come una risorsa egemonica capace di naturalizzare determinate scelte politiche, vengono analizzate le strategie di depoliticizzazione discorsiva che hanno contribuito a legittimare determinate linee d'azione come scelte pragmatiche e inevitabili.</p>Federico BarbaroSara Giannoni
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2024-12-202024-12-202Crossing Boundaries. Rethinking labour history through the lens of paid domestic work
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<p>L'autrice di questo articolo indaga gli sviluppi nella storia del lavoro e sottolinea l'importanza della storia del lavoro globale nel riconsiderare i concetti fondamentali della storia sociale e del lavoro, così come la classe operaia, al di là del lavoro salariato libero e degli operai maschi e bianchi nelle fabbriche del nord globale. Sottolinea l'intersezione relativamente recente tra la storia del lavoro e gli studi sul lavoro domestico, e il suo principale contributo al tema è la decostruzione dei confini tra spazi pubblici e privati, nonché il collegamento degli studi sul lavoro forzato e sulle immigrazioni/mobilità attraverso la lente del lavoro domestico retribuito da migranti. In base a ciò, nella seconda sezione dell'articolo, l'autrice fornisce nuovi orizzonti di ricerca, iniziando con il suo studio di caso sulle esperienze di lavoratori domestici capoverdiani, eritrei, etiopi e filippini a Roma tra il 1970 e il 1989. Inoltre, questa analisi mette in dubbio la nozione che l'Italia sia improvvisamente passata da paese di emigrazione a paese di immigrazione alla fine degli anni '80.</p>Olimpia Capitano
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2024-12-202024-12-202Dall’etnia alla società. Una veloce circumnavigazione dei mutamenti della storiografia lituana dalla Perestrojka ai giorni nostri
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<p>Il perennialismo e l'etnocentrismo sono stati due dei tratti dominanti delle narrazioni storiche lituane per tutto il XX secolo. Tuttavia, negli ultimi trent'anni, i concetti ispirati dal nazionalismo civico hanno sfidato sempre più la dominanza dell'etnicità nella scrittura storica. L'articolo indaga come queste due metanarrative opposte abbiano attivamente contribuito alla consolidazione di due modelli opposti di cittadinanza nella Lituania post-sovietica, comportando due approcci differenti allo stato, alla nazione e all'Europa.</p>Andrea Griffante
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2024-12-202024-12-202Legge e teologia morale nell’Europa cristiana: i limiti della sacralizzazione nelle ultime opere di Paolo Prodi
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<p>Questo saggio analizza le ultime opere di Paolo Prodi, caratterizzate da una riflessione costante sulla teologia morale e sulla secolarizzazione. Il suo contributo più originale riguarda il conflitto tra legge e coscienza nella storia del cristianesimo latino: un problema che lo ha portato a progettare un trittico di libri influenzati non solo dalla <em>Verfassungsgeschichte</em>, ma anche da Harold Berman. Se per Max Weber il mondo moderno è nato dalla Riforma, per Prodi il conflitto medievale tra diritto canonico e diritto civile, e tra il foro interno e il foro esterno della giustizia, ha introdotto una struttura peculiare in Europa che sarebbe durata fino al trionfo degli stati-nazione e delle “religioni politiche”. Senza la “rivoluzione papale” non ci sarebbero state università, città libere, né il mondo mercantile, né un potere politico desacralizzato. La Riforma, secondo Prodi, ha rafforzato il ruolo dello stato riducendo il conflitto tra la norma divina e quella umana. Su un punto concorda con Weber: <em>nur im Okzident</em> (solo in Occidente) religione e istituzioni hanno permesso la nascita di una società che valorizzava il ruolo della coscienza individuale. Il saggio affronta anche il rapporto tra gli scritti di Giorgio Agamben e quelli di Prodi, mettendo in evidenza come, negli ultimi anni, lo storico cattolico sia stato spinto a riflettere sul ruolo della profezia religiosa da una visione pessimistica del destino del mondo occidentale.</p>Vincenzo Lavenia
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2024-12-202024-12-202Recensioni
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<p> </p>Deborah NataleVittoria LainoMargherita Marra MarcozziMauro Luciano MaloIlaria ZavarescoPietro MassainiCristiano FormisanoMarco PanfiliGoran Lošic
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2024-12-202024-12-202