https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/issue/feedAcronia2024-12-29T18:13:12+00:00Redazioneacronia@mimesis-group.comOpen Journal Systemshttps://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4675L'antimilitarismo in Italia. Dal secondo dopoguerra a oggi2024-12-29T17:42:05+00:00a cura di Isabelle Felici, Giorgio Sacchettiacronia_acronia@gmail.com<p>.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4676Introduzione. L’attivismo antimilitarista, mappe italiane2024-12-29T17:45:48+00:00Isabelle Felici, Giorgio Sacchettiacronia_acronia@gmail.com<p>.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4677L’opposizione alla presenza militare in Sardegna Battaglie politiche dal secondo dopoguerra agli anni sessanta: il ruolo del Partito Comunista Italiano2024-12-29T17:54:31+00:00Walter Falgioacronia_acroia@gmail.com<p>I primi segnali dell’opposizione alla presenza militare in Sardegna a partire dall’imme-diato secondo dopoguerra e nel corso degli anni sessanta sono tracciabili in molteplici ambiti delle dinamiche di partecipazione democratica al dibattito politico. Dalle iniziative organizzate di partiti, associazioni e movimenti, alle forme di espressione individuale, dalla denuncia mediata attraverso l’arte cinematografica alla produzione pubblicistica alle inchieste giornalistiche: il dissenso verso i gravami del Ministero della Difesa nell’isola ha assunto lineamenti diffusi, eterogenei e trasversali dai quali emergerebbero i contenuti di un oggetto di ricerca talora peculiari, ascrivibili agli scenari della storia politica e sociale della Sardegna del Novecento, altresì in connessione con ben più ampi e complessi contesti transnazionali. Qui si propone una parziale mappatura delle manifestazioni iniziali dell’antagonismo all’imposizione sul territorio sardo di vincoli riconducibili alle politiche in ambito NATO, con particolare attenzione alla stampa e al dibattito parlamentare egemonizzati dal Partito Comunista Italiano.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4678Antimilitarismo e obiezione di coscienza. Lessico, forme, contesti, linguaggi, conflitti2024-12-29T17:58:26+00:00Marco Labbateacronia_acronia@gmail.com<p>Il saggio indaga il modo in cui lessico e forme dell’obiezione di coscienza mutino a par-tire dalla seconda metà degli anni sessanta, transitando da una dimensione prevalentemente intima e individuale a una antimilitarista e collettiva. In un primo momento esamina le radici: il retaggio semantico dell’anarchismo, l’impatto delle lettere di don Milani a cappellani e giudici, le nuove proposte del mondo cantautorale. Nella seconda parte è analizzata la diffusione dell’obiezione an-timilitarista: i linguaggi delle dichiarazioni di obiezione individuali e collettive, la ridefinizione in chiave antimilitarista delle marce della pace, il ruolo dei diari degli obiettori nella denuncia delle condizioni delle carceri e della giustizia militare, la diffusione geografica dell’antimilitarismo non-violento e i suoi rapporti con quello che agiva dentro l’esercito, il ruolo del Partito Radicale.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4679Opposizione alla guerra in Vietnam tra Italia e Stati Uniti e obiezione di coscienza Genealogia di un immaginario antimilitarista2024-12-29T18:03:19+00:00Tommaso Reboraacronia_acronia@gmail.com<p>L’escalation militare statunitense in Vietnam alimentò un diffuso malcontento che presto sfociò in aperta contestazione. Le iniziative pacifiste e antimilitariste proliferarono, rendendo il Vietnam un riferimento antimperialista globale. In Italia, insieme a un condiviso sentimento di so-lidarietà internazionalista, emerse una percezione ambigua, che vedeva negli Stati Uniti un nemico da abbattere e, al contempo, un esempio a cui guardare. I contatti transnazionali della Nuova sini-stra aggirarono questa diffidenza, permettendo una contaminazione tra pratiche di contestazione differenti. Questi scambi influenzarono soprattutto i movimenti di protesta, rilanciando lo slogan “portare il Vietnam ovunque”. La conflittualità nelle piazze esplose, esasperando le differenze tra vecchia e nuova sinistra e dando vita a fenomeni inediti, come il movimento di lotta dei soldati. L’articolo mostra come le mobilitazioni contro la guerra in Vietnam abbiano plasmato un immagi-nario antimilitarista in grado di diffondersi su scala globale</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4680«La NATO sarà il nostro Vietnam». L’Italia tra fedeltà al Patto Atlantico e rimessa in questione delle basi militari2024-12-29T18:08:49+00:00Elisa Santalenaacronia_acronia@gmail.com<p>Il 27 e 28 febbraio 1969, Richard Nixon si recò in Italia per spiegare la nuova politica estera della Casa Bianca prima di partire per l’Unione Sovietica: una visita con conseguenze di vasta portata sia per la politica interna che per le relazioni italo-americane. Il suo arrivo fu di poco anticipato da un conflitto sulla permanenza dell’Italia nella nato. Il pci aveva ne aveva chiesto l’uscita e di chiudere le basi militari statunitensi sul territorio italiano. L’articolo analizza la prima e movimentata visita del presidente statunitense a Roma, nonché le reazioni dei principali partiti politici alla nuova forma di atlantismo che l’amministrazione Nixon stava proponendo al suo più fedele alleato in Europa. Si affronta, inoltre, la delicata questione delle basi militari che, messa in discussione dall’ascesa dei movimenti antimilitaristi, aveva ideologizzato il dibattito sulla loro presenza nel territorio italiano. In questo saggio, estratto dall’inedito di abilitazione dell’autrice riguardo ai rapporti diplomatici tra Italia, Stati Uniti e Cile di prossima pubblicazione, verranno analizzate sia la prima e movimentata visita del presidente statunitense a Roma che le reazioni dei principali partiti politici alla nuova forma di atlantismo che l’amministrazione Nixon stava proponendo al suo più fedele alleato in Europa. Viene affronta inoltre la delicata questione delle basi militari messa in causa dall’ascesa dei movimenti antimilitaristi e che ideologizza, di fatto, il dibattito sulla loro presenza nel territorio italiano.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4681Battaglie antimilitariste nell’isola armata. Le lotte contro la guerra in Sicilia2024-12-29T18:13:12+00:00Pippo Gurrieriacronia_acronia@gmail.com<p>Dallo sbarco alleato del luglio 1943 si definisce il ruolo della Sicilia come isola armata sotto il controllo degli Stati Uniti d’America in funzione antisovietica. Inizia un lungo processo di militarizzazione. Nel 1981 la decisione di USA e NATO di installare 112 missili a testata nucleare Cruise a Comiso provoca lo sviluppo di una importante lotta pacifista e antimilitarista con gli anarchici fra i principali protagonisti. Nell’estate del 1983 i tentativi di occupazione della base e le proteste incontrano la dura reazione poliziesca che sancisce la sconfitta del movimento. Quasi trent’anni dopo a Niscemi l’installazione del sistema di comunicazioni satellitari MUOS incontra una forte reazione popolare che mette in difficoltà gli usa; l’antimilitarismo si dimostra capace di ostacolare i progetti di guerra, come avviene nella fase acuta dello scontro. La lotta ancora oggi continua.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4671Da Comiso a Niscemi, passando per Sigonella. Quali fattori influenzano la partecipazione nei movimenti antimilitaristi e No-War contro le basi USA-NATO in Sicilia?2024-12-29T17:11:09+00:00Gianni Piazzaacronia_acronia@gmail.com<p>Questo contributo ricostruisce le principali mobilitazioni antimilitariste e No War contro le basi usa-nato in Sicilia, negli ultimi quarant’anni, dal movimento contro gli Euro-missili a Comiso nei primi anni ottanta alle proteste contro la Guerra in Iraq nel 2003 davanti Sigonella sino al movimento no muos, che negli ultimi quindici anni si è opposto, prima alla costruzione, e adesso all’operatività dell’impianto di comunicazione geo-satellitare nella base us navy di Niscemi. Sulla base di una pluralità di fonti, sono stati inoltre analizzati i fattori che hanno facilitato e ostacolato la diffusione delle proteste oltre la cerchia ristretta dei militanti politici e sindacali. In particolare, la percezione degli attivisti intervistati sui fattori che influenzano la partecipazione di massa è stata messa a confronto con quelli presenti nella letteratura sociologica sui movimenti.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4672Potenza di un’impotenza. La diserzione da ieri a oggi 2024-12-29T17:16:55+00:00Luca Salzaacronia_acronia@gmail.com<p>In questo intervento si cerca di dimostrare che la diserzione – pratica esistenziale e politica che intende schivare l’opposizione amico/nemico, quindi la logica stessa del conflitto – si sta di nuovo configurando come una potenza, “la potenza negativa del sottrarsi”, in grado di rivitalizzare la lotta contro la guerra dei movimenti antimilitaristi. In effetti, dentro la catastrofe che stiamo vivendo, come dice Céline, «c’è niente da fare, non c’è che battersela».</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c) https://mimesisjournals.com/ojs/index.php/acronia/article/view/4673Letture2024-12-29T17:21:17+00:00AA. VV.acronia_acronia@gmail.com<p>.</p>2024-12-29T00:00:00+00:00Copyright (c)